Qoelet
sala della comunità
UNO
SPAZIO PREZIOSO DELLA COMUNITA'
E' stata una grande scommessa la scelta di puntare su una sala
della comunità come contenitore che promuovesse percorsi
e iniziative e ospitasse dibattiti e confronti che stanno a cuore
ai cristiani ma anche a tutti gli uomini. E' una scelta importante
quella di avere uno spazio, un luogo di incontro e di confronto
della Chiesa con il resto della città. Volutamente si è
scelto il nome di "Sala della Comunità" ad indicare
l'uso polivalente e versatile di uno spazio che può facilmente
trasformarsi ed essere utilizzato per le diverse esigenze. Così
la dedica al libro del Qoelet sta ad indicare la vocazione di
chiamare la gente in piazza per ridere, pensare, provocare e svegliare
dal torpore. E' un ruolo scomodo, perché occorre conoscere
il proprio tempo e i problemi che abbiamo di fronte, alla ricerca
di una comprensione matura, che tenga conto della complessità
delle questioni e cerchi di dare soluzioni e prospettive. Richiede
un amore e una passione profonda, che nasce dall'ascolto della
Parola di Dio, che domanda alla comunità di vigilare e
di valutare le poste in gioco della vita sociale. La Parola invita
a occuparsi, a preoccuparsi di ciò che sta a cuore al Signore:
la cura e la responsabilità per l'uomo. E' un'esortazione
ad avere fede, a credere nell'intelligenza dell'uomo, nel suo
compito di abitare il mondo e di trasformarlo, fermando la propria
violenza distruttiva e promuovendo il bene comune.
Il metodo scelto è quello della mediazione etico-antropologica,
cioè è la capacità di proporre alla città
ciò che i cristiani scoprono grazie alla loro fede che
nasce dall'ascolto della Parola, che li invita a dialogare con
tutti gli uomini, per condividere con loro e per imparare dalla
loro esperienza. La mediazione etico-antropologica è il
desiderio di aprire un dialogo fermo e costruttivo con tutti gli
uomini di buona volontà, per far crescere la sensibilità
e il confronto su un problema e cercare insieme la prospettiva
migliore. Significa svestirsi di una sicurezza e di un argomento
di autorità («l'ha detto Dio») per confrontarsi
con tutti, trovando argomenti e giustificazioni per sostenere
la propria tesi. E' un esercizio che arricchisce il dibattito
pubblico perché i cristiani portano il loro contributo
e aiutano in questo modo anche la Chiesa a conoscere la complessità
dei problemi e a guardare con rispetto i tentativi con cui gli
uomini edificano oggi la città e il mondo. E' la risposta
all'invito di Paolo: «Tutto ciò che c'è di
buono, di giusto e di santo sia oggetto dei vostri pensieri».
La cura del bello e di ciò che rende l'uomo più
uomo passa anche attraverso la dimensione culturale e politica,
che può favorire la cura della propria umanità e
di quella del territorio in cui viviamo, per promuovere un modo
di stare insieme, di abitare il mondo e di costruire la storia
degna dell'uomo.
Il Qoelet e le Piane
La sala è di proprietà della parrocchia, che garantisce
la manutenzione straordinaria e l'animazione culturale, segnalando
esigenze o organizzando progetti e proposte. La gestione ordinaria
(economica, le incombenze quotidiane, le aperture e le chiusure
e la programmazione) della sala è affidata alla Associazione
delle Piane che nomina un vicepresidente come responsabile dei
diversi settori della sala. II suo lavoro è sostenuto da
un comitato di gestione e di programmazione che si riunisce circa
una volta al mese, per far il punto della situazione e per rilanciare
i progetti. Vi è poi un gruppo di persone preziosissime
che garantiscono l'apertura, la chiusura, la manutenzione e la
pulizia della sala: è grazie al loro lavoro che è
possibile avere un ritmo così intenso durante l'anno.
La
ristrutturazione
L'anno scorso, a distanza di soli 15 dalla ristrutturazione radicale,
si è proceduto a un aggiornamento tecnologico del Qoelet,
per mantenere agibile e sicura la sala stessa e rispondente ai diversi
utilizzi che la vedono impegnata. E' stato un lavoro lungo e costoso,
preceduto da una ridefinizione dei bisogni, facendo tesoro dell'esperienza
di questi anni per avere una struttura su misura. E' stata anche
l'occasione per rilanciare il gruppo di giovani e di adulti che
con pazienza ne garantiscono la gestione e programmazione di alcune
attività. Ci si è posti l'obiettivo di un uso più
intelligente e rispettoso delle tecnologie presenti e di avviare
anche un gruppo di adolescenti all'utilizzo dei meccanismi più
complicati (luci, mixer, proiezione...).
Un progetto così ambizioso non si improvvisa e non si realizza
rapidamente. E' un lento maturare di idee e prospettive, ma è
anche il crescere di disponibilità e competenze che si mettono
in gioco. Si sono individuati alcuni settori qualificanti, creando
delle piccole commissioni che si preoccupano dell'organizzazione
e della programmazione delle diverse proposte. In questo modo le
attività che si propongono durante l'anno sono la traduzione
di un progetto che si sta lentamente completando.
Il
quartiere e la città
Le proposte del Qoelet si rivolgono non solo alle persone che abitano
nel quartiere, ma sono aperte anche alla città. E' una prospettiva
che cerca di tenere vivo il territorio, promuovendo incontri e momenti
di aggregazione, nella convinzione che oggi la città sia
una realtà "policentrica" e il tessuto di un quartiere
vada sempre consolidato e sottratto all'anonimato e al ripiegamento
individualista. Un centro culturale che promuove diverse opportunità,
stimola una vita sociale; la vitalità di un quartiere avvantaggia
il resto della città, che è incoraggiata e insieme
provocata a riconoscere le diverse anime che la compongono. Fare
cultura in questo modo è partecipare all'edificazione della
città, dal basso, dal luogo prossimo alla gente.
LE ATTIVITA'
La catechesi del giovedì
È un momento significativo di dialogo tra il Cristianesimo
e le istanze critiche del mondo moderno; è l'occasione di
approfondire la fede in un confronto serrato con il nostro tempo.
E' un percorso che tutti gli anni viene proposto, di solito al giovedì,
rivolto soprattutto agli adulti ma anche ai giovani, per una formazione
matura della propria fede. E' una modalità catechistica che
privilegia la via antropologica, attraverso l'ascolto delle obiezioni
e le attese che la cultura moderna esprime verso la fede cristiana.
E' un annuncio che dialoga per purificare la comprensione della
fede, per superare pregiudizi e fraintendimenti, costringendo i
cristiani a misurarsi effettivamente con la propria fede, smascherando
a volte ingenuità proprie ma anche di certe mode culturali.
Sono percorsi rigorosi e impegnativi, ma indispensabili oggi, per
rendere ragione della fede che è in noi. Si tratta di rendere
ragione a se stessi per valutare la reale consistenza del dato cristiano
e assieme all'uomo di sempre che sta cercando, anche oggi, il senso
dell'avventura umana. In questi anni si sono affrontati diversi
temi: la Bibbia, la morale, la sessualità, la liturgia, il
Credo, le teorie sull'origine dell'universo, della vita e sulla
nascita dell'uomo...
Il cinema
Una dimensione importante è quella dell'utilizzo della sala
come Cinema di qualità per gli adulti e di aggregazione per
i ragazzi. Proprio nel momento in cui sembra prevalere una logica
commerciale nella gestione dei grandi cinema che non favorisce purtroppo
né la vitalità dei quartieri, né tanto meno
l'incontro tra il grande pubblico e le produzioni cinematografiche
di qualità, la proposta di un Cinema di quartiere rappresenta
una controtendenza che avvicina la gente, cercando di favorire il
gusto per la qualità e di fare scoprire le possibilità
comunicative di un mezzo come il linguaggio cinematografico.
Cinema
dei ragazzi
Il Qoelet è per molti ragazzi la possibilità di vivere
il sabato pomeriggio in compagnia degli amici, vivendo una dimensione
di autonomia e di tempo libero. Al termine della catechesi del sabato,
chi vuole può fermarsi e godere un momento speciale dentro
la settimana, per vivere una dimensione destrutturata anche senza
la presenza dei genitori. Questo progetto è tenuto vivo da
un gruppo di giovani e di adolescenti che ne garantiscono il buon
funzionamento. Ci sono due limiti che segnaliamo: da un lato la
qualità dei film per ragazzi non è sempre eccellente
e, d'altra parte, si privilegia in modo acritico il film più
pubblicizzato e si snobba il film di qualità meno noto. In
questo si potrebbe favorire il dialogo con i genitori per sensibilizzarli
maggiormente.
Cineforum
per gli adulti
Senza un tema preciso, da alcuni anni con buoni risultati si propone
il Cineforum per giovani e adulti. La formula è quella di
proporre film di qualità, che trattino temi che suscitino
confronto e riflessione. Spesso sono film che nei circuiti commerciali
non sempre vengono proposti oppure sono in visione solo per pochi
giorni. Sotto casa si ha così la possibilità di recuperare
anche dei veri capolavori che rischiano di passare troppe volte
inosservati. Dopo la presentazione, in certi casi è previsto
il dibattito alla fine della proiezione.
Il
Lontano presente
E' la rassegna che da più di 15 anni viene proposta, nel
mese di ottobre, durante il mese missionario. Si cerca di far incontrare
i mondi più lontani perché scoprano di essere vicini
e di avere molto in comune.
Per anni si è caratterizzata per la proposta di film realizzati
in Africa, in Asia, per raccontare le storie di uomini e di popoli
che hanno una loro dignità e una cultura che non ha nulla
da invidiare a nessuno. E' un approccio che ha superato l'impostazione
missionaria tradizionale, che spesso coincideva con il disprezzo
delle culture locali, nel nome di una presunta superiorità
della cultura europea. E' un modo per scoprire la pluralità
del fenomeno umano, che nei diversi luoghi ha impiantato stile e
modi di vivere con cui l'uomo ha cercato di edificare un mondo a
sua misura, per renderlo ospitale.
Negli ultimi anni il lontano si è fatto sempre più
presente nella storia di tanti immigrati che vengono ad abitare
assieme a noi, nel nostro quartiere: si tratta di capire, di facilitare
l'incontro ma anche di conoscere il dramma e la fatica che ci sono
dietro. Così attraverso dibattiti, film e spettacoli ci si
é avvicinati al fenomeno migratorio del Sud America e alle
drammatiche storie familiari, in particolare quelle dei bambini
sradicati e collocati in una nuova città.
L'attenzione al sociale
E' un ambito decisivo dell'attività del Qoelet, che attraverso
incontri e dibattiti tiene desta l'attenzione della comunità
cristiana e della città tutta.
Convegni di Attenzione al sociale: sono convegni preparati da una
commissione che a volte chiama relatori o esperti esterni e altre
volte incarica un membro del gruppo stesso, che offre elementi per
un dibattito. In alcuni anni ci sono stati appuntamenti mensili
e, altre volte, solo alcuni appuntamenti annuali. Ci si è
occupati di molti temi: l'ambiente, la politica, l'amministrazione
cittadina, la viabilità, il tram, la riforma della scuola,
il mondo del lavoro...
Corsi
di politica
Per tre anni di fila si è proposto un percorso di formazione
per giovani alla politica, aperto alla città e alla provincia.
La proposta era finalizzata alla costruzione di un metodo politico
attraverso lo studio delle diverse concezioni della politica, la
conoscenza delle strutture sociali e infine una proposta più
concreta relativa al governo della città. L'interesse e la
motivazione sono stati alti soprattutto tra i giovani. Emerge l'urgenza
di formare ed appassionare alla città di tutti, per una presenza
responsabile e attiva.
Per amore della Terra e dell'uomo
E' una rassegna nata alcuni anni fa, che il Qoelet propone alle
scuole di ogni ordine e grado. L'attenzione che la comunità
in questi anni ha maturato circa l'ambiente e la ricerca di un modello
di sviluppo sostenibile, la cura della città, la memoria
della propria storia e di alcuni eventi fondamentali e la ricerca
di un modo di fare politica hanno spinto il Qoelet a promuovere
e sensibilizzare le nuove generazioni a prendere coscienza del momento
storico che stiamo vivendo. La rassegna propone spettacoli, film
che possono diventare la conclusione di un percorso scolastico o
un momento di approfondimento dentro l'anno. E' una grossa opportunità
per una comunità cristiana che voglia promuovere anche dentro
la cultura giovanile argomenti e questioni che le stanno particolarmente
a cuore. Si rivolge non solo alle scuole di quartiere ma anche alle
altre realtà cittadine o provinciali.
Il teatro
La sala Qoelet in questi anni si è caratterizzata anche come
centro di proposta di attività teatrali.
Teatro per gli adulti
Durante questi anni c'è stata un'animazione significativa
di lettura e di testi che hanno spesso accompagnato momenti della
vita culturale e spirituale della comunità.
Nei primi anni era stata scelta come centro di formazione teatrale
per i giovani della città in collaborazione con il Comune
di Bergamo. Terminata questa esperienza, si è promossa l'attività
teatrale dentro il quartiere per fasce di età diverse. Il
linguaggio teatrale resta una proposta educativa molto importante
per la disciplina che richiede, il controllo di sé che favorisce
e il mettersi in gioco al servizio di un lavoro d'insieme, chiamato
spettacolo. E' una dimensione educativa che caratterizza la collaborazione
tra il Qoelet e l'oratorio, che ricade poi nelle proposte fatte
ai ragazzi stessi.
Teatro Handy
Tutti i lunedì durante l'anno si è attivato un laboratorio
stabile di integrazione e di incontro per ragazzi disabili, adolescenti,
giovani e adulti, attraverso l'attività teatrale. E' una
realtà che da alcuni anni tiene viva un'attenzione al mondo
dei disabili e insieme cerca di far incontrare storie diverse, che
possono arricchirsi a vicenda.
La presenza di un attore qualifica il percorso stesso come ricerca
ma anche di produzione teatrale.
Corsi di teatro per elementari e medie
Durante l'anno più volte si aprono le iscrizioni alle attività
teatrali per bambini delle elementari e ai ragazzi delle medie.
L'occasione è data dai momenti della vita della comunità:
il Natale, la festa della mamma e la chiusura delle attività
scolastiche. Sono percorsi aperti a tutti, con la presenza di alcuni
operatori teatrali che da anni collaborano. E' un linguaggio importante
che nelle fasi della crescita permette di socializzare, di responsabilizzarsi
ma insieme di imparare ad esprimersi.
In
cantiere una compagnia giovanile stabile di teatro
Da alcuni anni si coltiva il sogno di far nascere una compagnia
giovanile stabile del Qoelet. Potrebbe diventare il punto d'arrivo
delle diverse proposte e che potrebbe dar luogo a spettacoli e a
proposte teatrali per tutto il quartiere.
Il teatro dei bambini
E' una rassegna che da alcuni anni si propone in collaborazione
con il Teatro Prova e sezione Aurea, che permette al Qoelet di ospitare
una volta al mese spettacoli per i bambini piccoli, in genere dai
3 anni in poi. E' un'opportunità per l'aggregazione delle
famiglie in un quartiere che in genere la domenica offre davvero
poco, ma anche un modo per divertirsi e gustare l'emozione di uno
spettacolo in diretta, con storie e personaggi che affascinano e
provocano la fantasia.
La musica
E' un po' la Cenerentola, non perché manchi, ma dovrebbe
essere più valorizzata... Ci sono segnali incoraggianti per
alcune attività che stanno partendo.
Una scuola di educazione alla musica
Avvicinare i ragazzi alla musica e appassionarli a suonare uno strumento
è l'obiettivo che ci siamo proposti. Non si tratta di sostituire
strutture o realtà già esistenti e di ottimo livello,
ma si vuole promuovere il tempo libero e la vitalità dei
ragazzi, che trovino in un'attività un modo intelligente
per stare insieme. Si vuole avvicinarli alla musica con l'intento
di suonare insieme in un progetto che può avere tre sbocchi
importanti: l'animazione di momenti di festa della vita dell'oratorio,
la partecipazione alla liturgia e infine entrare in una piccola
junior band, che dovrebbe diventare il punto d'arrivo per questo
percorso. Per il momento sono tre i corsi proposti: chitarra, pianoforte
e batteria, per un totale di 35 iscritti.
da "comunità redona" n° 332 marzo 2006
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